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1-11-16
10-10-16
15-3-2013
Quella nella foto è la Cometa PanSTARRS fotografata poco dopo il tramonto del 15 marzo 2013. Anche se molto debole, la Cometa è ormai visibile (e lo rimarrà almeno per tutto il mese di marzo) ed è possibile fotografarla con una qualsiasi macchina fotografica. Inoltre, chi possiede anche solo un piccolo binocolo, potrà godere di una visione suggestiva. Per chi fosse interessato, è possibile vedere la Cometa fra le ore 19 e le ore 20, puntando lo sguardo verso ovest (dove tramonta il Sole), appena sopra l'orizzonte. Questa è una Cometa "non periodica", pertanto non sarà più visibile dal nostro sistema solare, ma continuerà il suo viaggio nell'infinito dell'Universo, fino a dissolversi nel nulla.
foto scattate dal socio Gabriele Franzo
28 december 2012
M82 and IFN
M82 and the sourroundings IFN in Ursa Majore LRGB composition of a rich field in Ursa Majore of about 50'x50' centered on the galaxy M82 and showing the faint IFN (Integrated Flux Nebula) and several small galaxies and galaxy xlusters.
Technical data: RC-14” F/8,4 SBIG STX 16803 LRGB Filters Baader LRGB
Image Processing: Francesco Antonucci Parco Astronomico del Brallo
M33 Galassia Girandola nel Triangolo
Galassia a spirale vista quasi perfettamente di piatto, questo ci consente di apprezzarne le braccia e le numerose zone di Idrogeno ionizzato (le zone rosse). Posta nella costellazione del Triangolo, M33 nota anche come galassia Pinwheel (girandola) è la galassia più luminosa vicina a noi dopo la M31 (gal. di Andromeda). Facilmente visibile anche con un binocolo, spettacolare in un telescopio di medie dimensioni, dista da noi circa 3.000.000 di a.l. ha un diametro di circa 50.000 a.l.
Ripresa tra il 29 sett e il 3 ott 2011, dal Brallo da Vittorino Suma.
Interessante zona di riflessione (zona azzurra) immersa in un mare di idrogeno ionizzato (colore rosso, un bel contrasto cromatico in una zona della costellazione del Cigno dove si estende per parecchi gradi questa nebulosità.
Ripresa dal Brallo da Vittorino Suma.
Nebulosa Omega M17 cost. Sagittario ripresa di Vittorino Suma dal Brallo
Grazie alla sua luminosità, La Nebulosa Omega è piuttosto facile da localizzare: si trova infatti a 2° a sud-est della stella γ Scuti. si individua con discreta facilità anche con un binocolo 10x50 o anche più piccolo, se il cielo è buio e limpido: si mostra in questi strumenti come una macchia allungata; attraverso uno strumento da 114mm, munito di un filtro UHC, rivela buona parte delle sue sfumature e dei suoi giochi di luce. A partire da 200mm la visione è eccezionale, e conviene prendere una foto a lunga posa per catturare il colore rosato.
La Nebulosa Omega può essere osservata con discreta facilità da gran parte delle aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situata a una declinazione non eccessivamente australe: in alcune aree del Nord Europa e del Canada, nei pressi del circolo polare artico, la sua visibilità è comunque molto difficile, mentre nell'Europa centrale appare relativamente bassa; dall'emisfero sud la nebulosa è ben visibile alta nelle notti dell'inverno australe e nella sua fascia tropicale può vedersi perfettamente allo zenit. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e ottobre.
Info da Wikipedia.
La Nebulosa Aquila (nota anche come M 16 o NGC 6611) è una grande regione H II visibile nella costellazione della Coda del Serpente; è formata da un giovane ammasso aperto di stelle associato ad una nebulosa a emissione composta da idrogeno ionizzato, catalogata come IC 4703
La sua distanza è sempre stata relativamente incerta, ma si tende ad accettare un valore di circa 5700 anni luce dalla Terra, ponendola così nella zona media del Braccio del Sagittario; contiene alcune formazioni estremamente conosciute, come i Pilastri della Creazione, le lunghe colonne di gas oscuro originate dall'azione del vento stellare delle componenti dell'ammasso centrale[3] e che sono responsabili anche del nome proprio della nebulosa stessa, a causa della loro forma. In esse sono presenti alcuni oggetti stellari giovani, che testimoniano che i processi di formazione stellare sono tuttora in atto,[4] anche se non è chiaro se questi siano favoriti od osteggiati dall'azione del vento stellare delle stelle vicine, né è chiaro se il vento effettivamente influisca in qualche maniera su questi fenomeni.
M16-Narrow-Band M16 - nebulosa nella costellazione del Serpente
Composizione in falsi colori - Hubble Palette per evidenziare la presenza di Idrogeno (Ha), Ossigeno (OIII) e Zolfo (SII) nella nebulosa.
Camera CCD: SBIG STL1001
La Nebulosa Tulipano, o Sharpless 101 (Sh2-101) o la Cygnus Star Cloud è una nebulosa ad emissione situata nella costellazione del Cigno . È così chiamata perché sembra assomigliare il profilo di un tulipano. Si trova ad una distanza di circa 6.000 anni luce.
La nebulosa Tulipano, almeno in campo visto dalla Terra, è in prossimità di microquasar Cygnus X-1 , sede di uno dei primi presunti buchi neri . Cygnus X-1 è la più brillante delle due stelle, appena a destra della nebulosa Tulipano (indicata dalla freccia bianca).
SH2-101-Tulipano SH2-101 - Nebulosa "tulipano" - Cygnus
Test di prova per il telescopio in cupola 2.
Dall-Kirkham-Astrograph 12,5" F/7,8 Montatura a Forcella MOFOD - Gemini Telescope Design CCD SBIG STL11000M Filtri LRGB Astrodon LRGB 120:40:40:40]]
Guarda la foto di Marco Angelini del 30-5-2011.
info tratte da wikipedia